lunedì 8 marzo 2010

Un'altra intervista radiofonica

Radio Città Futura mi ha di nuovo cercato.
Qui sotto la registrazione dell'intervista.

Ammetto, c'è un po' di stanchezza, ultimamente. Un'amica mi sta aiutando per tentare di dare più visibilità a questo blog. E poi... l'impegno e la mobilitazione mi impediscono di scrivere anche qui, considerando quanto scrivo altrove.
Quanto all'intervista, fa riflettere il gioco delle parti. Io e Asciutti, che mi taccia di ideologia e che non risponde a nessuna delle domande o delle questioni concrete che vengono poste. Certo, l'arroganza è infinita: sanno di avere numeri e strumenti - lo stanno dimostrando ampiamente, e non solo per quanto riguarda la scuola, per far passare qualsiasi cosa, senza dentirsi in dovere di dare spiegazioni e tantomeno giustificazioni.
Quello che c'è da chiedersi - oltre al motivo per il quale una persona tanto incauta ("Il libro bianco di Fioroni", sic!) e disinformata possa addirittura essere presidente della Commissione Cultura del Senato - è come mai si sottoponga ad un contraddittorio impari, anche per il numero delle persone schierate da una parte e dall'altra. Certamente non per spirito democratico, considerato il tenore delle sue rabberciate risposte.
Settimana piena di assemblee, prima delle sciopero. La novità è che la scuola superiore si sta muovendo. Era ora!

1 commento:

  1. Gentile prof. Boscaino,

    l'ho scoperta - scusi la mia ignoranza - perché collaboriamo allo stesso sito (Pavone Risorse). Così mi sono collegato al suo sito e ho sentito il dibattito radiofonico su Radio Città Futura. Alcune sue posizioni le condivido, altre molto meno. Ma non mi è chiaro se lei è interessata a dailogare con chi non la pensa come lei o ritiene che sia tutto tempo sprecato.
    In particolare, percepiti il suo entusiasmo e la sua irriducibilità, le chiedo se ritiene che l'attuale Riforma delle Secondarie di 2° grado debba essere ostacolata senza neppure uno straccio di sperimentazione perché l'attuale scuola secondaria di 2° grado è una buona scuola, cosa che non mi pare proprio.

    Sono d'accordo, inoltre, con lei nel pensare che esiste un grave problema occupazionale in Italia e che il Governo non fa nulla. Però non le pare assurdo collegare il fabbisogno orario delle scuole ad un problema occupazionale? Io penso che una cosa è ciò di cui le scuole hanno bisogno per offrire un servizio adeguato, un'altra cosa sono le aspettative di occupazione intellettuale del Paese.

    Scuzsi l'intromissione.

    Stefano Stefanel
    Dirigente scolastico
    Udine

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