mercoledì 9 dicembre 2009

Il re è nudo... E la democrazia un'ipotesi.

La notizia è di oggi: la Questura di Roma ha deciso di negare l'autorizzazione al corteo unitario di studenti dell'università, della scuola e precari della conoscenza previsto per venerdì, giorno dello sciopero generale del mondo della conoscenza indetto da Flc-Cgil ed altri. Partendo dalla Sapienza, il corteo avrebbe dovuto raggiungere quello dei lavoratori in Piazza della Repubblica, per poi arrivare al ministero. Un altro frutto amaro della mancanza di unità sindacale: il provvedimento è reso possibile dalla firma di alcune sigle sindacali e dei partiti di maggioranza di un protocollo secondo il quale si vieta l'organizzazione di più di un corteo in questo periodo, per non ostacolare lo shopping pre-natalizio.
Le modalità per scoraggiare la possibilità che questa generazione di giovani provi a prendersi il proprio destino tra le mani e si sottragga alla manipolazione della (dis)informazione sono tra le più fantasiose. Il tentativo di omologazione in una rimozione collettiva dei drammatici problemi che scuola e università affrontano e dovranno affrontare (di cui il precariato rappresenta la punta dell'iceberg), l'operazione di riduzione a un pensiero unico acritico, la volontà di rendere i ragazzi sprovveduti e passivi destinatari di un progetto di deroga della funzione più alta ed emancipante dell'istruzione e della conoscenza è uno dei peggiori servizi che questo mondo sta tentando di fare al mondo che verrà. E' una logica da "dopo di me il diluvio", che ricorda da vicino l'ossessiva autoreferenzialità di tanti politici - anche della cosiddetta opposizione - che continuano a non voler ammettere - per necessità di non abbandonare postazioni, per incapacità di elaborazione, per indisponibilità all'autocritica - che il re è nudo.

1 commento:

  1. Il re è nudo e si vede. Solo la miopia politica lo immagina ancora vestito di tutto punto.

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